Stiamo per commettere un’effrazione, ma, tranquilli, è solo immaginaria. Ho bisogno dell’ambientazione adatta per potervi raccontare questa storia. Quindi dobbiamo introdurci nello studio di un professore di Filologia romanza. Questa stanza incasinata, piena zeppa di libri, di fotocopie di antichi bestiari e di oggetti curiosi, ricorda un po’ le atmosfere del romanzo di oggi. Fatevi largo tra le pile di testi ammucchiati qua e là e accomodatevi: stiamo per intraprendere un viaggio nel Medioevo in compagnia di Umberto Eco e di Baudolino (Bompiani, 2000). Continua a leggere
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Fiore frutto foglia fango
Il libro mi fissa, come un cucciolo abbandonato, reclamando la mia attenzione. Però continuo ad esitare e a domandarmi perché dovrei scegliere proprio lui. Le opere di recente pubblicazione che vengono donate alla biblioteca si rivelano quasi sempre delle grandi fregature: un lettore non riesce a separarsi tanto facilmente dai testi che lo hanno colpito. Il titolo poi non mi ispira per niente: Fiore frutto foglia fango (Sara Baume, NN Editore, 2018) che cosa vuol dire? Eppure scelgo di portare via con me questo romanzo. Continua a leggere
Il viaggiatore: tragedie minori
La buona letteratura disturba, ti lascia addosso un senso di disagio, almeno così mi hanno detto. L’antologia che sto per proporvi vi ricorderà una passeggiata solitaria sul lungomare in inverno, sotto un desolato cielo grigio metallo. Le brevi storie dello scrittore svedese Stig Dagerman, raccolte ne Il viaggiatore (Iperborea, 1991), parlano di tragedie minori: Continua a leggere
“Fuori Salone” 2: Domingo il favoloso
Una chiromante ha provato ha leggermi la mano. Per convincermi delle sue capacità medianiche, ancor prima di dare un’occhiata alle linee del mio palmo, ha affermato che ero triste per colpa di un amore finito. Ehm, no. Non ci ha preso. Mi chiedo cosa sarebbe successo se, invece di quella profetessa della domenica, avessi incontrato una zingara preveggente come quella che compare nel romanzo Domingo il favoloso di Giovanni Arpino (Opere scelte, Mondadori, 2005). Probabilmente, sarei scappata via a gambe levate. Continua a leggere